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ottobre 2024  › newsletter ambientale di La Lumaca

Intervista a Claudio Siciliano sui campi estivi antimafia per ragazze e ragazzi Podcast

Da Libera arriva "E!State Liberi!", un progetto estivo per promuovere l'antimafia tra i giovani. Ascolta il podcast

"E!State Liberi!" è un progetto che promuove il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie attraverso campi di impegno e formazione. L'iniziativa, organizzata dall'associazione LIBERA, offre ai giovani e ad altri partecipanti l'opportunità di dedicare parte della loro estate ad attività di formazione e impegno civile, contribuendo attivamente alla lotta contro la criminalità organizzata e alla promozione della legalità.

Ne parliamo con Claudio Siciliano, responsabile nazione dei campi di LIBERA

Ritorna l'estate di LIBERA, l’associazione contro la mafia presieduta da don Luigi Ciotti, che ha messo a disposizione oltre 4.000 posti per campi di formazione in tutta Italia, da nord a sud, isole comprese. Saranno 16 le regioni ad ospitare le circa 200 esperienze che fino a ottobre, permetteranno a tanti/e giovani di partire e dedicare parte della loro estate all’impegno civile e all’antimafia sociale.

Diverse le tipologie dei campi, spiega Claudio Siciliano, responsabile nazione dei campi di LIBERA: singoli (maggiorenni e minorenni), per gruppi organizzati (scout, associazioni, parrocchie, scuole, etc.), famiglie; ma anche i campi tematici, in cui i momenti di formazione e le azioni concrete sono rivolte ad ambiti di intervento specifici, e i campi dedicati ad una partecipazione internazionale.

Il progetto continua ad investire sull'attivazione dei/delle più giovani dai 14 ai 17 anni. Sempre nell'ambito minorile è stato confermato l'impegno dell'associazione nel coinvolgimento sui campi E!State Liberi! dei ragazzi e delle ragazze in “Map” (messa alla prova). Queste esperienze costituiscono un arricchimento del proprio percorso di riscatto e di emancipazione dai contesti socio/culturali di provenienza.

Il programma dei campi estivi prevede attività di formazione e di lavori manuali alternate a incontri con realtà sociali, testimonianze e momenti di socializzazione. I temi approfonditi riguardano i beni confiscati, la presenza delle mafie al Nord Italia, agromafie, capolarato, ma anche migrazioni, carcere, giustizia sociale e Costituzione italiana.

Un’offerta a parte è stata pensata per aziende, scuole e università.

Nei riguardi delle aziende, Libera ha scelto di ampliare la proposta con dei campi specifici, favorendo e rinsaldando la collaborazione tra l'associazione e le realtà aziendali particolarmente sensibili.

Per le scuole la possibilità di partecipare a un campo si moltiplica e dura tutto l’anno scolastico: non un semplice viaggio di istruzione, ma un’occasione per impegnarsi concretamente e conoscere i territori coinvolti da nuovi punti di vista.

Ma quanti sono in Italia e come vengono utilizzati i beni confiscati dalla mafia?

Nella ricerca "Raccontiamo il bene", Libera ha censito le esperienze di riutilizzo sociale dei beni confiscati recensendo la fitta rete delle associazioni di volontariato e delle cooperative sociali che costituisce il “popolo della legalità”, protagonista della restituzione alla collettività dei beni confiscati ai mafiosi alla collettività. In occasione del 27° anniversario della legge 109 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie.

Secondo i dati della ricerca le organizzazioni non profit impegnate nella gestione dei beni immobili sequestrati alla criminalità organizzata sono in totale 991, prevalentemente al Sud (696). Al Nord sono 227 e al Centro 68. Il 40 per cento degli immobili confiscati è composto da appartamenti, il 19 per cento da terreni agricoli, il 18 per cento da ville, fabbricati, palazzine, il 10 per cento da locali commerciali, il 6 per cento da box e garage, il 3 per cento da unità immobiliari non definite, il 3 per cento da complessi immobiliari e l’1 per cento da impianti sportivi o strutture turistiche.

Quanto al loro riutilizzo, il 57 per cento degli immobili confiscati viene destinato a iniziative per il welfare e le politiche sociali; il 27 per cento a iniziative culturali e di turismo sostenibile; il 10 per cento all’agricoltura e all’ambiente; il 4 per cento a produzione e lavoro; il 3 per cento allo sport.

La restituzione alla collettività delle ricchezze e dei patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali è diventata un’opportunità di impegno responsabile per il bene comune. Non solo segni della vittoria del movimento antimafia, ma strumenti per dare nuove energie ai nostri territori. Un percorso non solo economico, ma sociale e culturale. La dimensione etica dei percorsi scaturiti dalle quasi 1000 esperienze di riutilizzo per finalità sociali si trova, infatti, nella corresponsabilità che ha trasformato quei beni da esclusivi a beni comuni e condivisi. Raccontare quello che avviene ogni giorno sui beni confiscati alle mafie vuol dire raccontare il cambiamento che giorno dopo giorno si costruisce, con l’obiettivo di dare vita a nuove pratiche di economia e di sviluppo sostenibile.

E!State Liberi! - Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati alle mafie

Educazione ambientale: che cos'è? Campagne

Educazione alla sostenibilità: la strada necessaria per costruire comunità consapevoli e responsabili rispetto al Pianeta

In un’epoca dominata da crescenti sfide, l'educazione ambientale si rivela cruciale per sensibilizzare e informare sulle tematiche della sostenibilità. L’educazione alla sostenibilità, infatti, oggi è centrale nel promuovere comportamenti responsabili e nell’incoraggiare individui e comunità consapevoli e impegnati nella salvaguardia dell’ambiente per il bene del Pianeta e delle future generazioni. Scopriamo insieme che cos’è l’educazione ambientale e perché è così importante.

Che cosa si intende per educazione ambientale

L’educazione ambientale è un processo d’apprendimento costante. Il suo scopo? Sensibilizzare e informare per aumentare la responsabilità e l’attenzione nei confronti delle tematiche ambientali e di gestione del territorio.

Più nello specifico, questo approccio educativo si propone di generare cambiamenti importanti nei comportamenti del singolo, attraverso la promozione di azioni virtuose e responsabili che favoriscano la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali.

L’educazione ambientale si occupa del rapporto fra essere umano e ambiente, analizza le cause dell'attività antropica e i suoi effetti sulla natura e sulla società. Educare alla sostenibilità offre anche strumenti per comunicare in modo efficace con le persone e la comunità, rendendo il linguaggio scientifico accessibile a tutti.

Si tratta dunque di una strategia per agevolare l’apprendimento e incentivare la partecipazione attiva, contribuendo a migliorare le condizioni ambientali e la qualità della vita delle persone e di ogni essere vivente, mantenendo le condizioni naturali necessarie per la vita sulla Terra.


L'importanza dell'educazione ambientale

L’educazione ambientale è fondamentale, poiché aumenta la consapevolezza delle persone e delle comunità riguardo le sfide ambientali che il nostro Pianeta sta affrontando. Attraverso di essa è possibile comprendere come le nostre azioni possano influenzare l’ambiente e come possano contribuire in modo positivo alla sua salvaguardia.

L’educazione alla sostenibilità, però, non si limita alle sole tematiche ambientali, ma include anche aspetti economici (come i consumi, la povertà e le disuguaglianza) e sociali (come pace, salute, diversità culturale e diritti). Dunque, riguarda tutti gli aspetti della vita e promuove valori comuni come equità, rispetto per gli altri e le prossime generazioni, per la diversità, per l’ambiente e per le risorse del Pianeta.

Aiuta a comprendere l'interconnessione tra l'ambiente, la società e l'economia, incoraggiando le persone ad adottare comportamenti più sostenibili e responsabili nella loro quotidianità, offrendo strumenti e conoscenze utili a ridurre i consumi di acqua e di energia, differenziare e riciclare i rifiuti, spostarsi in modo sostenibile e consumare prodotti di stagione e locali.

Uno stile di vita lungimirante, che contribuisce ad apprendere conoscenze e competenze per capire i limiti delle risorse naturali e aiuta ad assumere decisioni e agire in maniera più responsabile.


L’educazione ambientale a scuola, a casa, in azienda

L'Unione Europea, attraverso diverse iniziative e finanziamenti, promuove l'educazione ambientale per sensibilizzare ed educare sui temi ambientali. Questo impegno è parte integrante dell'Agenda 2030 dell'ONU per lo Sviluppo Sostenibile, che l'UE supporta attivamente, mirando a integrare la sostenibilità in tutte le politiche e a incoraggiare comportamenti responsabili per preservare l'ambiente per le generazioni future.

La scuola, con il suo legame con il territorio, la ricchezza interculturale, il dialogo quotidiano con ragazze e ragazzi e la dimensione interdisciplinare, diventa la chiave per sostenere i giovani nel loro percorso verso il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Gli studenti sono stimolati a sviluppare una spiccata sensibilità ambientale in una prospettiva globale condivisa a livello internazionale, orientata anche alla pace, alla legalità e alla solidarietà.

Lavorare con la scuola significa compiere un'operazione educativa e culturale a lungo termine, contribuendo allo sviluppo di una coscienza ambientale nelle giovani generazioni, raccontando, ad esempio, lo stato di salute del Pianeta, l'importanza e l'urgenza di una transizione ecologica come risposta all'emergenza climatica.

Una vera e propria acquisizione di consapevolezza sui temi ambientali, per stimolare la voglia di reagire e agire verso le grandi sfide globali.

Bambini e ragazzi non sono gli unici destinatari dei progetti di educazione ambientale. In una società dove i giovani sono una minoranza risulta sempre più necessario attivare percorsi di formazione e sensibilizzazione rivolti agli adulti, al fine di coinvolgerli su temi di grandissima attualità come l'emergenza climatica e gli effetti dell'attività umana sul Pianeta. Le aziende e le associazioni rivestono una grande importanza per far arrivare la sostenibilità nei luoghi di lavoro e di aggregazione.


La Lumaca: educazione ambientale da sempre

La Lumaca dal 1979 realizza progetti di educazione alla sostenibilità per scuole, aziende, PA, associazioni. I nostri programmi coprono una vasta gamma di tematiche connesse allo sviluppo sostenibile, inclusi l'Agenda 2030, il cambiamento climatico, la biodiversità, il riciclo, il risparmio energetico, l'economia circolare, il suolo, la natura, l'educazione all'aperto, lo spreco zero e la transizione ecologica. Offriamo attività in presenza, all'aria aperta o attraverso didattica digitale integrata, arricchendo l'apprendimento con contenuti ed esperienze coinvolgenti.

I nostri metodi educativi includono laboratori didattici, visite guidate fisiche o virtuali, spettacoli teatrali, concorsi e attività creative, scientifiche, ludiche ed esperienziali, sia in contesto scolastico che extra-scolastico. Per coinvolgere i nativi digitali nell'educazione ambientale, utilizziamo sempre più spesso tecnologie avanzate come realtà aumentata, tour virtuali ed eventi online.

Grazie alla nostra profonda comprensione del mondo della scuola e delle sue dinamiche, siamo leader in Italia nell'educazione ambientale, raggiungendo mediamente più di 150.000 studenti all'anno attraverso progetti gestiti direttamente o in partnership.

Scopri i nostri servizi di educazione ambientale


Ti interessa?

Contattaci: siamo pronti ad aiutarti a sviluppare progetti personalizzati che ispirino ed educhino alla sostenibilità.

Marcella Benassi
m.benassi@lalumaca.org
tel. 334 7800289

Siamo Ceas tematico per l'Emilia-Romagna Campagne

La Lumaca si occuperà di valorizzazione del territorio, turismo sostenibile e comunicazione ambientale per la Res

Presentato il nuovo Programma regionale di informazione e educazione alla sostenibilità (Infeas) della Regione Emilia-Romagna, relativo al triennio 2024-26. Sono 43 i Centri di Educazione alla sostenibilità (Ceas) sul territorio, 5 in più rispetto alla composizione precedente. Novità della rete regionale è l'accreditamento de La Lumaca come Ceas tematico con focus su valorizzazione del territorio, turismo sostenibile e comunicazione ambientale. Vediamo i dettagli.

Lo scorso 10 luglio è stata presentata la nuova Rete per l’Educazione alla sostenibilità (Res) dell’Emilia Romagna e il nuovo programma Infeas per il triennio 2024-26. Res e Infeas sono i due strumenti chiave per la promozione dell'educazione alla sostenibilità a livello regionale per i prossimi anni.


I protagonisti: la nuova Rete per l’Educazione alla sostenibilità (Res)

La composizione della nuova Res, formalizzata da Arpae mediante l’accreditamento completato nel mese di maggio, prevede la presenza sul territorio di 43 Centri per l’Educazione alla sostenibilità (Ceas), complessivamente 5 in più rispetto al precedente accreditamento, così suddivisi: 9 multicentro, 17 intercomunali, 8 aree protette e 9 tematici. Tra i nuovi protagonisti della rete, c'è la cooperativa La Lumaca come Ceas tematico su valorizzazione del territorio, turismo sostenibile e comunicazione ambientale. A fronte della più che quarantennale esperienza, la cooperativa è attiva dal 1979, sui temi indicati, La Lumaca si occuperà della progettazione così come della formazione e della facilitazione per i progetti tematici sugli argomenti indicati. La Lumaca non è di certo una novità all'interno delle rete ma un interlocutore consolidato e di esperienza per la Regione Emilia-Romagna. Da anni coordina direttamente tre Ceas intercomunali dell’area modenese (Ceas Valle del Panaro, Ceas Terre d'Argine e Ceas Associato Nonantola) e realizza attività per altri protagonisti della rete (Centro Idea di Ferrara, Musa di Modena, Ceas Pedecollinare, Ceas Area Protetta dell'Emilia Centrale).


Il piano di azione: programma Infeas 2024-2026

Il nuovo Programma regionale di informazione e educazione alla sostenibilità (Infeas), relativo al triennio 2024-2026, è stato approvato martedì 11 giugno dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna (delibera 165 dell'11 giugno 2024). Il nuovo programma valorizzerà le precedenti progettualità e azioni rafforzando le connessioni e integrazioni. Si svilupperà seguendo quattro macro-aree: Crisi climatica, Transizione ecologica, Città e territori, Benessere, salute e sicurezza. Macro-aree che sono al tempo stesso parole chiave, da cui emerge il grado di complessità e interconnessione tra i diversi temi che saranno oggetto dei percorsi educativi.


Educazione alla sostenibilità: un percorso partecipativo

Oltre a condividere il programma Infeas 2024-2026, la giornata di presentazione della Res ha avuto sviluppi interattivi e proattivi. A seguito della mattinata, utilizzata per illustrare il programma Infeas e inquadrarlo dal punto di vista della pianificazione operativa, formativa e comunicativa, nel pomeriggio si è svolto un workshop, volto a delineare le prime basi progettuali da cui scaturiranno le azioni educative e gli interventi che caratterizzeranno l’educazione alla sostenibilità in regione da qui al 2026.


Scopri la Rete per l'educazione alla sostenibilità (Res) della Regione Emilia-Romagna

Scopri il programma Infeas 2024-2026 della Regione Emilia-Romagna

La #GMMCHALLENGE si trasforma in un bosco Informazione

Grande successo per la prima edizione del progetto del Gruppo Hera che ha coinvolto scuole e cittadini in azioni green

Si è conclusa con successo la prima edizione della #GMMCHALLENGE, la grande sfida green lanciata a scuole e cittadini, per coinvolgere tutti in un impegno comune di grande rilevanza: proteggere il Pianeta, la nostra casa! Nel corso del progetto sono state registrate 484 azioni green di scuole e cittadini che contribuiranno alla creazione di un bosco di 300 alberi. #GMMCHALLENGE è parte del progetto di educazione ambientale La Grande Macchina del Mondo del Gruppo Hera, ideato e gestito da La Lumaca e dai suoi partner. Scopriamo insieme i dettagli di #GMMCHALLENGE.

#GMMCHALLENGE ha lanciato quest’anno per la prima volta una sfida a scuole e cittadini: più azioni green individuali saranno documentate, più alberi saranno piantati a beneficio della comunità. Il meccanismo era semplice: scuole, famiglie, cittadine e cittadini dovevano scegliere un’azione green, scattare una foto e pubblicarla su Instagram con l’hashtag #GMMCHALLENGE o inviarla tramite il sito di Hera. Ogni 2 azioni green contribuivano a piantare 1 nuovo albero. L’iniziativa ha portato alla registrazione di 484 azioni green e, grazie anche a un contributo del Gruppo Hera, ora nascerà un bosco nettarifero di 300 alberi a Camugnano (BO). Il bosco sarà chiamato l’Oasi de La Grande Macchina del Mondo e contribuirà a nutrire insetti, favorirà la biodiversità, migliorerà il suolo, assorbendo CO2 e riducendo l'inquinamento.

Sarà possibile monitorare lo sviluppo del bosco, l'impatto ambientale e scoprire quali piante e arbusti nettariferi verranno messi a dimora grazie alla versione digitale dell’Oasi.

Per favorire la visibilità e il coinvolgimento, sono state consegnate bustine di semi, da piantare a casa o a scuola, alle bambine e ai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie, e adesivi “Save the date”, per non dimenticarsi della sfida, alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado dei territori serviti dal Gruppo Hera.

Inoltre, durante la settimana della Biodiversità (20-26 maggio) e la settimana dell’Ambiente (3-9 giugno) sono state organizzate iniziative green gratuite in diverse città emiliano-romagnole e del triveneto aperte a tutta la cittadinanza. Tra queste, una sessione di plogging a Ferrara presso la Casa del Boia, e una passeggiata naturalistica con laboratorio costruzione nidi e mangiatoie per gli uccellini presso la Riserva regionale Salse di Nirano di Fiorano Modenese (MO). Entrambe le iniziative green sono state ideate e realizzate da La Lumaca.

La #GMMCHALLENGE, al suo primo anno, ha dimostrato che le piccole azioni quotidiane possono fare la differenza e che insieme possiamo cambiare il futuro del nostro Pianeta. Il nuovo bosco rappresenta una ricompensa collettiva, simbolo dell’impegno verso un obiettivo comune: proteggere la Terra.

E non è finita qui… la #GMMCHALLENGE25 ci aspetta!

Per ulteriori informazioni:

gruppohera.it/scuole/gmmchallenge

Active Hero: benessere e sostenibilità a scuola Campagne

Anche quest'anno grande successo per Active Hero, il progetto educativo per le scuole di Fondazione Iris Ceramica Group

Active Hero, il progetto educativo gratuito promosso da Fondazione Iris Ceramica Group e realizzato da La Lumaca, anche quest'anno si è concluso con successo. Rivolto a studentesse e studenti delle scuole primarie di Sassuolo, Fiorano Modenese, Castellarano e, da quest'anno, anche dei comuni di Formigine e Maranello, il programma ha coinvolto 64 classi nel corso degli ultimi due anni scolastici. Le attività proposte hanno accompagnato le classi alla scoperta dell'importanza del movimento, di un'alimentazione sana e della vita all'aria aperta. Vediamo i dettagli.

Il progetto Active Hero, fortemente voluto da Fondazione Iris Ceramica Group, vuole esplorare diverse modalità per migliorare il benessere fisico e mentale di alunne e alunni. L'obiettivo principale del progetto è quello di sensibilizzare i giovani su tematiche legate al benessere e alla sostenibilità, fornendo loro strumenti utili per uno stile di vita equilibrato.

Nel corso di due anni scolastici, il progetto ha coinvolto 13 scuole, 64 classi e 1.460 studentesse e studenti alla scoperta dei quattro argomenti chiave del benessere: movimento, sana alimentazione, vita all'aria aperta e risata.

L'offerta didattica ha compreso 4 laboratori esperienziali dall'approccio pratico e interattivo, uno per ogni argomento chiave: alimentazione, vita all’aria aperta, risata e movimento, ma anche visite sul territorio ed esperienze all'aperto. Inoltre, per garantire il massimo coinvolgimento delle classi, bambine e bambini sono stati accompagnati per tutta la durata del percorso da simpatici supereroi, gli Active Hero Superfrutta, Antony, Madre Natura e Abbie.

Ai bambini delle classi partecipanti sono stati consegnati esclusivi materiali didattici: fumetti, t-shirt da colorare e cartoni animati educativi inediti. Inoltre, grazie ad un sito dedicato al progetto, sono state messe a disposizione liberamente diverse proposte educative divertenti, per approfondire tutte le tematiche affrontate durante i laboratori.

Anche quest'anno, il riscontro delle scuole è stato molto positivo, insegnanti e studenti hanno apprezzato l'approccio dinamico e coinvolgente del progetto. I docenti hanno anche avuto modo di esprimere il loro giudizio positivo durante un incontro di restituzione finale, organizzato a fine anno e ospitato all’interno della sede di Iris Ceramica Group a Fiorano Modenese.

Il progetto dà la possibilità a Iris Ceramica Group di rafforzare il legame con il proprio territorio di riferimento, in particolare con il mondo della scuola, coinvolgendo insegnanti, studenti e famiglie. Questo legame favorisce una coscienza collettiva verso il benessere, consolidando il senso di appartenenza e di responsabilità condivisa.

La conclusione delle attività segna un importante traguardo per la Fondazione Iris Ceramica Group, che continua a investire nella formazione e nel benessere delle nuove generazioni.

Per maggiori informazioni:

m.benassi@lalumaca.org

Centri estivi La Lumaca 2024 Informazione

Le iscrizioni per il centro estivo "Natura Futura 4.0" a Maranello stanno per chiudere. Hai tempo fino al 31 luglio. Prenota ora

Dal 19 agosto al 6 settembre La Lumaca propone il centro estivo “Natura Futura 4.0” per bambini e ragazzi da 6 a 11 anni presso la scuola primaria Stradi di Maranello. Affrettati! Le iscrizioni restano aperte solo fino al 31 luglio 2024. La Lumaca da oltre vent’anni offre con passione tante attività estive divertenti, coinvolgenti ed educative, per bambini e ragazzi. Prenota subito online. Ecco i dettagli.

Anche nel 2024, La Lumaca mette a disposizione delle famiglie tutta la sua professionalità e la sua ventennale esperienza nell'organizzare centri estivi divertenti e sicuri.

I centri estivi de La Lumaca sono dedicati alle bambine e ai bambini dai 4 ai 12 anni. Con il nostro staff di educatori e animatori progettiamo divertenti programmi settimanali, che hanno sempre un’attenzione particolare all'ambiente e alla creatività.

Per l’estate 2024 sono ancora aperte le iscrizioni al centro estivo "Natura Futura 4.0" di Maranello. Affrettati! Le prenotazioni chiudono il 31 luglio 2024: prenota subito attraverso il nostro shop.

CENTRO ESTIVO "NATURA FUTURA 4.0" - MARANELLO

Una divertente avventura alla scoperta dell’ambiente, tra le vie della Natura e dell’uomo, attraverso il gioco, la creatività e la fantasia, per imparare a conoscere l’ecologia del nostro Territorio e la storia che ci ha portato fin qui. Un divertente viaggio tra i vari ecosistemi e tra i profondi legami che uniscono gli esseri viventi all’ambiente in cui vivono.

Le iscrizioni chiudono il 31 luglio 2024.


Cosa troverai nei nostri centri estivi?

Un programma settimanale ideato con cura e attenzione da personale preparato e competente.

Divertenti e coinvolgenti attività outdoor, sport, escursioni, gare di orientamento, cacce al tesoro, laboratori creativi, giochi naturalisti, musica, teatro, animazioni e un momento dedicato ai compiti per le vacanze.

Inoltre, tutti i centri estivi sono progettati e coordinati da educatori esperti, capaci di mettersi in relazione con i bambini e predisporre momenti che favoriscano il divertimento, la socializzazione, l’inclusione e la valorizzazione delle caratteristiche personali.

Per maggiori informazioni:

Scrivi a centriestivi@lalumaca.org

Raccontiamo il bene 2024 Vivivideo

Una panoramica sulla situazione dei beni confiscati alle mafie in Italia nel 2024. Guarda il video di Libera

Vivigulp luglio 2024 Vivigulp

Vignetta Vivigulp luglio 2024

Confisca di beni alle mafie Fai la cosa giusta

Dalla rete facciamo il punto sul sequestro di beni alla criminalità

ViviSlurp: la ricetta di luglio 2024 Vivislurp

Hummus di melanzane: ricetta per 4 persone, preparazione 10 minuti, cottura 40-45 minuti

La melanzana, originaria dell’India, è stata diffusa nell’area mediterranea dagli Arabi.
Prima di comprare una melanzana occorre controllare che la parte con il picciolo non sia secca e sia bene attaccata al frutto, che a sua volta non deve presentare ammaccature e la buccia deve essere ben tesa.
Come altre solanacee, la melanzana contiene solanina, ed è questo il motivo per cui va sempre consumata cotta: l’alta temperatura riduce la quantità di questa sostanza tossica.
La buona quantità di fibre ne fa un ortaggio consigliato in caso di stipsi, le virtù depurative che le vengono attribuite vanno associate a una favorevole attività rispetto alla salute del fegato e alle capacità diuretiche dovute anche alla grande quantità d’acqua che contiene. La buccia può essere consumata ed è una buona fonte di sostanze nutritive.

Ingredienti:


L'ECO-RICETTA DI STAGIONE:
Lava le melanzane, buca la buccia in diversi punti con una forchetta e mettile in forno preriscaldato a 200° per circa 40-45 minuti o finché non diventano morbide. Lasciale raffreddare un po’ e poi tagliale a metà.

Con un cucchiaio preleva la polpa (la buccia si staccherà molto facilmente) e mettila in un frullatore con la tahina, l’aglio sbucciato, il prezzemolo, l’olio, il succo di limone e il sale. Frulla fino ad ottenere un composto omogeno e poi fai raffreddare in frigo per una mezz’ora.

Servilo come antipasto con le verdure crude che preferisci (es. carote tagliate a bastoncino) o spalmalo su pane abbrustolito.

L’arte del riciclo in cucina
Insieme alle melanzane puoi cuocere anche altre verdure da conservare in frigo e consumare nei giorni successivi, in questo modo ottimizzi l’uso del forno e risparmi energia.

Consigli utili per diminuire l’impatto della tua stampa