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gennaio 2025  › newsletter ambientale di La Lumaca

Intervista ad Alberto Masini su banche e Responsabilità Sociale d’Impresa Podcast

Anche le banche possono contribuire alla sostenibilità grazie alla Responsabilità Sociale d'Impresa. Ascolta il podcast

Anche il settore bancario è coinvolto nella Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) e si impegna ad operare in modo etico e sostenibile, considerando gli impatti sociali e ambientali delle proprie attività. Ne è esempio Emil Banca, istituto di credito cooperativo che sviluppa numerosi progetti ed iniziative che rispondono alle esigenze di vari stakeholder, tra cui clienti, dipendenti, comunità locali e ambiente.

Ne parliamo con Alberto Masini, responsabile dell’Ufficio Sostenibilità e Sviluppo Territoriale di Emil Banca.

Le importanti e difficili sfide alle quali ci troviamo di fronte ci impongono un cambio di passo, condiviso da sempre più realtà economiche, locali e nazionali. Oggi servono scelte coraggiose, a loro modo drastiche, come quella di considerare la sostenibilità come obiettivo di ogni funzione aziendale.

L’idea è che una banca non sia solo un’entità economica, ma un organismo vivente, che contribuisce attivamente al benessere della società e dell’ambiente.

È quindi importante rafforzare il legame tra la banca e il territorio, supportando iniziative che favoriscono l’occupazione giovanile, l’educazione finanziaria e la tutela ambientale. L’obiettivo è creare un impatto positivo duraturo sulle comunità locali.

La Responsabilità Sociale di Impresa è un pilastro fondamentale per un istituto bancario che vuole essere protagonista di un cambiamento positivo nella società.

Le banche possono sostenere la comunità attraverso finanziamenti mirati, partnership con organizzazioni non profit e promozione di progetti che favoriscono l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente.

Per quanto riguarda Emil Banca, gli obiettivi di sostenibilità si allineano con l’Agenda 2030 dell’ONU, mirando a valorizzare imprese e organizzazioni che contribuiscono attivamente al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Da tempo, anche a seguito dell’adozione del Piano triennale di Sostenibilità, tra gli obiettivi c’è quello di informare le comunità sulle possibilità legate all’Agenda Onu 2030, attraverso l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione per cittadini, imprese ed enti locali.

È importante un modello di business che pone al centro le persone e l’ambiente. Attraverso un dialogo costante con gli stakeholder e la promozione di pratiche sostenibili, la Banca si impegna a essere un motore di progresso per la comunità e per il territorio in cui opera.

Diversi sono i progetti attualmente in corso per promuovere la sostenibilità e l’inclusione sociale. Un esempio è la certificazione di conformità del sistema di gestione della parità di genere alla Uni PDR 125:2022: un impegno concreto a far sì che strategie, processi e comportamenti organizzativi, si mantengano coerenti con i principi di uguaglianza e di parità di trattamento, per evitare discriminazioni di qualsiasi genere. Inoltre, la Banca ha ottenuto un rating sociale e ambientale A+, che riflette l’alto livello di trasparenza e le eccellenti politiche di RSI.

Emil Banca contribuisce, inoltre, allo sviluppo territoriale attraverso il finanziamento di progetti green e sociali, dimostrando che è possibile coniugare profitto e responsabilità sociale. Un esempio è il bando Coopera – Crowdfunding Edition con il quale la Banca integra il proprio supporto economico con le potenzialità della raccolta fondi online, come strumento strategico per amplificare i benefici e realizzare progetti di impatto per le comunità.

Per maggiori informazioni

La sostenibilità in Emil Banca

Eduiren conferma il suo impegno per la scuola Campagne

Torna la proposta del Gruppo Iren che promuove la transizione ecologica nelle scuole. Tra le novità, la collaborazione con Tetra Pak

Nuovo anno scolastico, nuovo catalogo educativo Eduiren! Il settore educational del Gruppo Iren, che l’anno scorso ha coinvolto con successo più di 70.000 persone in oltre 260 iniziative, torna anche quest’anno con una nuova proposta formativa per la transizione ecologica. "Esperienze Educative 2024/2025”, ideato e realizzato con La Lumaca e G-Lab Fondazione Golinelli, offre nuove opportunità educative e coinvolgenti novità per scuole, docenti e cittadini: laboratori, impianti da visitare e nuove tematiche in linea con le sfide ambientali contemporanee. Novità dell’edizione: due nuovi laboratori sulla filiera del cartone per bevande, proposti in collaborazione con Tetra Pak, e il rinnovamento del laboratorio “Transizioni”. Vediamo i dettagli.

La nuova edizione del Catalogo Eduiren “Esperienze Educative 2024/2025” nasce dall'integrazione delle proposte che nello scorso anno scolastico sono state più apprezzate, con i suggerimenti e le idee dei docenti e degli studenti incontrati durante le attività. Il nuovo catalogo è frutto di un lavoro collettivo e di uno scambio continuo con scuole, enti locali, associazioni, fondazioni e cittadini. In tale spirito, il catalogo è in continua evoluzione e trasformazione, per questo potrà essere ulteriormente arricchito durante l’anno.

L’offerta educativa del Gruppo Iren punta a coniugare scienze e società, creatività, tecnologie ed educazione scientifica, proponendo di affrontare in un’ottica verticale e condivisa il tema della transizione ecologica, come opportunità per continuare a consolidare i processi di innovazione didattica e scolastica, valorizzando le routine, le pratiche e le priorità delle scuole di oggi.

Anche il programma di quest’anno comprende una ricca scelta di attività, fra laboratori, visite agli impianti, webinar. Inoltre, quest’anno sono stati introdotti due nuovi laboratori nati dalla collaborazione con Tetra Pak. Le nuove proposte affronteranno in modo ludico e coinvolgente il tema della filiera del cartone per bevande, dalla produzione alla corretta gestione del fine vita dell’imballaggio, e così sensibilizzare gli studenti sulla corretta modalità di raccolta differenziata di questa confezione.

Completa l’aggiornamento del catalogo, la riprogettazione del laboratorio “Transizioni” con contenuti rinnovati e differenziati a seconda del target di età.

Tutte le proposte del catalogo sono completamente gratuite e si rivolgono a tutte le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di 1° e 2° grado dei territori serviti dal Gruppo Iren. Le adesioni saranno raccolte online a partire dal 7 ottobre.

Alla fine dell’anno scolastico 2023-2024, Eduiren ha ottenuto risultati notevoli: oltre 70.000 persone hanno partecipato a più di 260 iniziative, tra cui 186 visite guidate a impianti, 3 corsi per insegnanti ed educatori e 3 webinar per i cittadini. Tra settembre 2023 e giugno 2024, Eduiren ha raggiunto 67.000 studenti e 3.000 tra docenti e cittadini, registrando un incremento del 30% rispetto allo scorso anno. Questo importante aumento riflette l’obiettivo di Eduiren di interagire con le scuole, ma anche con una vasta gamma di soggetti del territorio, dai docenti, agli enti locali, alle associazioni. Come? Attraverso un’offerta educativa focalizzata sulla sostenibilità e la transizione ecologica.

Esperienze educative 2024-2025" è un progetto realizzato da Eduiren in partnership con La Lumaca, che cura i laboratori didattici e le visite agli impianti, e con G-Lab Srl, braccio operativo di Fondazione Golinelli, che cura le azioni formative rivolte agli insegnanti.


Per informazioni e iscrizioni (dal 7 ottobre):

www.eduiren.it

Bilancio di sostenibilità: fai il quiz Informazione

Bilancio di sostenibilità? Scopri subito se la tua azienda ha l'obbligo di redigerlo nel 2025 secondo la normativa CSRD. Fai il nostro quiz

Con l'approvazione da parte da parte dello Stato Italiano del decreto legislativo che recepisce la direttiva UE sulla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), sempre più aziende dovranno confrontarsi nei prossimi mesi con la realizzazione del primo bilancio di sostenibilità. Tutte queste novità sugli aggiornamenti normativi in ambito sostenibilità hanno creato un po' di confusione in azienda? Ancora non hai capito se la tua azienda ha l'obbligo di redigere il bilancio di sostenibilità nel 2025? Abbiamo pensato a un quiz proprio per aiutarti. Fai il quiz ora.

Per aiutarti a sbrogliare la matassa sulla CSRD, abbiamo creato "Devi fare il Bilancio di sostenibilità?", un quiz rapido e intuitivo che ti permetterà di capire se la tua azienda ha l’obbligo di redigere a breve il Bilancio di Sostenibilità. Rispondendo a poche semplici domande, potrai ottenere una risposta personalizzata che ti aiuterà a chiarire se sei tenuto a rispettare i requisiti normativi o se, al contrario, puoi scegliere di redigere il bilancio su base volontaria.

Partecipare al quiz è semplicissimo! Basta cliccare qui e rispondere alle domande. In un minuto avrai un risultato chiaro che ti aiuterà a orientarti nel mondo della CSRD.

Fai il quiz e scopri subito se la tua azienda ha l'obbligo di redigere un Bilancio di sostenibilità


L'Italia recepisce la direttiva CSRD

Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema centrale per le imprese di ogni settore. La crescente attenzione verso l'ambiente, le questioni sociali e una gestione responsabile delle risorse ha portato molte aziende a intraprendere un percorso di trasparenza e rendicontazione delle loro attività sostenibili. Questo contesto è stato rafforzato di recente, lo scorso 30 agosto, con l'approvazione in esame definitivo del Decreto legislativo che recepisce la direttiva (UE) 2022/2464, anche nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). La direttiva amplia e rende più stringenti gli obblighi in merito alla rendicontazione societaria di sostenibilità, modificando il regolamento (UE) n. 537/2014, la direttiva 2004/109/CE, la direttiva 2006/43/CE e la direttiva 2013/34/UE.


Il ruolo delle cooperative

Sempre più aziende dovranno quindi conformarsi ai nuovi standard per la sostenibilità. Tra queste, sono incluse anche le cooperative, che svolgono un ruolo centrale nell’economia sociale e ora dovranno dimostrare con ancora maggiore chiarezza il loro impegno. L’Alleanza delle Cooperative ha di recente emesso una nota dove si indica che, seppure non menzionate esplicitamente nel testo del decreto, anche le società cooperative dovranno adeguarsi al nuovo dettato normativo in conformità con l’art. 2519 del Codice civile che le equipara alle altre società in termini di disciplina di bilancio e revisione legale dei conti. L’Alleanza delle Cooperative ha sottolineato come questo provvedimento riconosca l’importanza delle società cooperative nel promuovere modelli economici responsabili, ma allo stesso tempo richiede loro un adattamento alle nuove normative europee in materia di sostenibilità. Saranno dunque chiamate a migliorare i processi di raccolta dati, monitoraggio e rendicontazione delle proprie performance ESG, non solo per allinearsi alle normative ma anche per rafforzare la fiducia con investitori, soci e clienti.


Le altre novità della CSRD

Tra le novità si segnala la variazione del numero medio di occupati delle PMI quotate: per rientrare nell'obbligo di redazione del Bilancio di sostenibilità è sufficiente avere un numero di dipendenti non inferiore a 11 e non superiore a 250.

L’altra rilevante modifica riguarda le sanzioni. Il sistema sanzionatorio sarà calmierato per i primi due anni successivi all’entrata in vigore del decreto-legge ma sono già state stabilite le sanzioni pecuniarie imponibili fino a 125.000 euro per le società di revisione e 50.000 euro per i revisori della sostenibilità.


Chi ha l'obbligo di redigere il Bilancio di sostenibilità?

Rimangono invariati gli scaglioni per l’entrata in vigore della direttiva:

  1. Dal 1° gennaio 2024 (report pubblicati nel 2025) devono redigere il bilancio di sostenibilità le grandi aziende di interesse pubblico già sottoposte alla Direttiva NFRD, che rispondono almeno a 2 dei seguenti criteri: più di 500 dipendenti, stato patrimoniale superiore ai 25 milioni, ricavi netti superiori a 50 milioni.
  2. Dal 1° gennaio 2025 (report pubblicati nel 2026) devono redigere il bilancio di sostenibilità le grandi aziende che non sono attualmente soggette alla NFRD che rispondono almeno a 2 dei seguenti criteri: più di 250 dipendenti, stato patrimoniale superiore ai 25 milioni, fatturato netto superiore a 50 milioni.
  3. Dal 1° gennaio 2026 (report pubblicati nel 2027) devono redigere il bilancio di sostenibilità le PMI quotate, ad eccezione delle microimprese, che rispondono almeno a 2 dei seguenti criteri: più di 10 dipendenti, stato patrimoniale superiore ai 350.000 €, fatturato netto superiore a 700.000 €. Per le PMI è possibile chiedere una proroga fino al 2028, dichiarando la motivazione.
  4. Dal 1° gennaio 2028 (report pubblicati nel 2029) devono redigere il bilancio di sostenibilità le organizzazioni extra UE che rispondono ai seguenti criteri: ricavi netti maturati in area UE maggiori di 150 milioni di euro, presenza in area UE di una società controllata che si qualifica come grande impresa o PMI quotata e/o ha una succursale con ricavi netti maggiori di 40 milioni di euro nell'esercizio precedente.


I vantaggi del Bilancio di sostenibilità

Redigere il Bilancio di sostenibilità della propria azienda non significa solo adempiere a un obbligo normativo (aspetto che riguarderà un numero crescente di aziende, secondo gli scaglioni indicati) ma anche di affrontare in modo strategico il tema della competitività aziendale. Il Bilancio di sostenibilità, infatti, ti porta a intraprendere un percorso che permette di focalizzarti sugli aspetti più strategici per la tua attività, implementare e, soprattutto, monitorare azioni che ti rendono distintivo sul mercato.

Abbiamo individuato 4 buoni motivi per redigere il Bilancio di sostenibilità:

  1. Migliora la reputazione aziendale. Un'azienda che realizza il Bilancio di sostenibilità e che, in generale, implementa e controlla gli aspetti ESG della propria organizzazione è reputata più seria, solida e affidabile da parte di clienti, fornitori e altri stakeholder. Perché? Perché mette a loro disposizione un documento dove è descritto tutto il proprio impegno, secondo criteri comparabili e misurabili.
  2. Più attrattività per Istituti di credito e bandi. Gli operatori finanziari misurano le imprese sulla base del rischio di esposizione ai cambiamenti climatici e secondo rating ESG. Realizzare il Bilancio di sostenibilità permette di essere più attrattivo per gli istituti di credito e ottenere con più facilità finanziamenti e prodotti a condizioni agevolate. Avere il Bilancio di sostenibilità rende più facile anche l'ottenimento di risorse attraverso bandi (PNRR, PSR, Camera di Commercio, ecc.).
  3. Più attrattività per i dipendenti. Grazie al Bilancio di sostenibilità si lavora sugli aspetti di impatto sociale e governance dell'azienda. Questo permette un miglioramento del clima aziendale, riduce il turnover e rende l'azienda più interessante nei confronti di nuovi potenziali talenti (in modo particolare della cosiddetta generazione Z che si dimostra più attenta agli aspetti ESG rispetto alle precedenti generazioni).
  4. Più consapevolezza per ridurre i costi. Grazie al Bilancio di sostenibilità si misura l'impatto della propria attività in modo rigoroso e completo. Il Bilancio di sostenibilità diventa così uno strumento importante per "conoscersi meglio", individuare punti critici, anche rispetto ai propri competitor, e tenerli sotto controllo. Queste azioni portano a una complessiva riduzione dei costi.

Bilancio di sostenibilità: fai il quiz

Bilancio di sostenibilità: chi, come e perché


La Lumaca ha attivato una convenzione con Finpro per offrire a tutte le cooperative associate i servizi di Bilanci sostenibilità e formazione sui temi della sostenibilità.


Cerchi un team di professionisti per il tuo bilancio di sostenibilità?

Contattaci:

Giulia Baccolini: g.baccolini@lalumaca.org - tel. 328.3533825


Nuovo bando Zeroseiplus Informazione

È online il nuovo bando sui servizi per l'infanzia nell'Unione Terre di Castelli e Montese: Piccoli Passi e prolungamento orario nido

Ritornano, con un nuovo bando, i servizi dedicati all'infanzia del progetto Zeroseiplus. Il progetto, finanziato dall'impresa sociale "Con i bambini", con la Lumaca come ente responsabile, mira a fornire ai Comuni dell'Unione Terre di Castelli e Montese servizi educativi integrativi per combattere la povertà educativa nella fascia d'età 0-6 anni. Dal 23 settembre 2024 sono aperte le iscrizioni a Piccoli Passi e al servizio di prolungamento orario del nido. In arrivo anche un nuovo bando dedicato al servizio di maternage. Scopriamo insieme i dettagli.

Prende il via a ottobre Piccoli Passi, un servizio per bambini da 12 mesi a 3 anni caratterizzato da giochi e attività di socializzazione. Le proposte di educatori e pedagogisti sono basate sui fondamenti dell’outdoor education e si realizzano attraverso l’utilizzo di materiali naturali e di recupero. Il percorso focalizza l’attenzione sulla genitorialità in una prospettiva di corresponsabilità educativa con il personale e con le altre famiglie. Il servizio è attivo nei territori di Guiglia, Castelvetro e Vignola fino al mese di giugno.

Da ottobre a giugno è attivo a Castelnuovo Rangone un servizio di prolungamento orario per chi frequenta il nido “Azzurro”. Questo servizio viene incontro alle famiglie iscritte che, per motivi lavorativi, non riescono a ricongiungersi ai propri figli entro il normale orario di funzionamento. Il servizio è attivo tutti i giorni della settimana dalle 16.15 alle 18.00. Oltre alla custodia dei bambini, si favorisce la loro crescita con tante nuove attività e laboratori di manipolazione e creativi.

A partire da novembre e fino a maggio, sarà attivo anche un servizio di maternage presso alcune Biblioteche Comunali delle Terre di Castelli. Questo servizio è dedicato all’accoglienza di bambini e bambine (0-3 anni) insieme agli adulti di riferimento, offrendo un ambiente di confronto e riflessione sul ruolo genitoriale. Un bando specifico per accedere a questo servizio sarà pubblicato prossimamente.

Tutti i servizi del progetto Zeroseiplus sono gratuiti e riservati alle famiglie residenti nei Comuni dell’Unione Terre di Castelli e Montese con Isee fino a 15.000 euro. Per accedere è necessario partecipare al bando pubblicato sul sito di progetto www.lalumaca.org/zeroseiplus: le domande di iscrizione sono aperte dal 23 settembre fino a esaurimento posti; è possibile iscriversi a più servizi.

Hanno diritto di precedenza nell’amissione bambini/e accompagnati/e da certificazioni speciali per i quali però sarà necessaria una valutazione appropriata.

Tutti i dettagli dei servizi del progetto Zeroseiplus sono alla pagina dedicata: www.lalumaca.org/zeroseiplus


Zeroseiplus è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org

Per informazioni e iscrizioni:

www.lalumaca.org/zeroseiplus

Proposte MoMo 2024-25 Informazione

Il Centro Infanzia e Teatro MoMo torna con laboratori, aiuto compiti e uno spazio dedicato a bambini e genitori

Anche quest'anno, torna il MoMo! Il Centro Infanzia e Teatro MoMo di Modena ha riaperto ufficialmente il 17 settembre. Da oltre 20 anni, La Lumaca gestisce questo spazio polifunzionale con il coordinamento pedagogico del Comune di Modena, offrendo a bambini e famiglie un luogo dedicato al gioco, all’apprendimento e alla condivisione. Da segnare in agenda la festa di apertura sabato 28 settembre! Scopriamo insieme le novità del MoMo per la stagione 2024/25.

FESTA DI RIAPERTURA

Sabato 28 settembre vi aspettiamo al MoMo per festeggiare la riapertura tutti insieme!
La festa si terrà dalle 16.30 alle 18.30, con una serie di attività rivolte a tutti, da 0 a 99 anni!
La festa è gratuita, a libero accesso e si svolgerà all’aperto in Piazza Matteotti a Modena

I SERVIZI DEL MO.MO

Il MoMo, centro polifunzionale situato in piazza Matteotti a Modena, è aperto da settembre a maggio offrendo una vasta gamma di attività per bambini di tutte le età e le loro famiglie. I servizi offerti includono il Centro Bambini e Genitori, dedicato alla fascia 0-3 anni e 3-5 anni, il servizio di aiuto compiti "CompitiaMo.Mo" per bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, e numerosi laboratori creativi pomeridiani per bambini di età compresa fra i 6 e i 13 anni. Conosciamo meglio i servizi del MoMo.

Il Centro Bambini e Genitori, rivolto ai piccoli da 0 a 3 anni accompagnati da un adulto, è aperto al martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12. Questo spazio offre ai bambini un luogo protetto dove possono vivere esperienze di gioco e di interazione, acquisire piccole abilità e sperimentare le prime regole sociali. Per gli adulti, costituisce un'oasi di tranquillità dove staccarsi dagli impegni quotidiani, dedicando tempo esclusivo al proprio bambino e condividendo momenti di scambio con gli altri adulti presenti. Inoltre, il Centro Bambini e Genitori avrà un pomeriggio dedicato esclusivamente ai bambini tra i 3 e i 5 anni, accompagnati da un genitore. Il servizio per questa fascia d'età sarà attivo da ottobre, ogni venerdì pomeriggio dalle 17 alle 19.

COMPITIAmo.mo è il servizio di aiuto compiti in cui educatori esperti alleviano il peso delle famiglie nell'aiutare gli studenti a svolgere i compiti. Per gli studenti delle scuole primarie, gli incontri sono programmati ogni sabato mattina dalle 10 alle 12 e nel pomeriggio dalle 15 alle 17. Per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, il servizio è disponibile il venerdì pomeriggio dalle 16 alle 19 e sarà attivo a partire da ottobre.

I laboratori creativi pomeridiani del MoMo sono rivolti ai bambini dai 6 ai 13 anni, dal martedì al sabato dalle 17 alle 19 secondo un programma settimanale.


Tutti i servizi del Mo.Mo sono gratuiti con prenotazione. Sarà possibile fare richiesta di prenotazione inviando una mail all’indirizzo mo.mo@comune.modena.it. Le richieste verranno valutate in ordine di arrivo.


PER INFORMAZIONI:

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RELAZIONE FINALE A.S. 2023-24:

Scarica la relazione finale del MoMo relativa all'a.s. 2023-24


Siamo certificati per la Parità di Genere Informazione

Un passo avanti per l'inclusività: La Lumaca ottiene la certificazione UNI PdR 125 per la Parità di Genere

La Lumaca ha recentemente conseguito la certificazione UNI PdR 125 per la Parità di Genere. La certificazione ha l’obiettivo di accompagnare e incentivare l’organizzazione ad adottare policy idonee a ridurre il divario di genere con i conseguenti benefici per il benessere del personale, oltre agli impatti reputazionali ed etici. Un riconoscimento importante che attesta il nostro impegno costante nel rendere concreti valori come il rispetto, l'inclusività e l'uguaglianza. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste.

La certificazione UNI PdR 125 è uno standard di riferimento a livello nazionale per promuovere l'uguaglianza di genere all'interno delle organizzazioni. La norma definisce un quadro chiaro e strutturato di azioni, politiche e prassi volte a eliminare le discriminazioni di genere, garantendo a uomini e donne pari opportunità in termini di accesso alle risorse, alla formazione, alla crescita professionale e alla retribuzione.

Adottando un sistema di gestione per la Parità di Genere secondo la norma UNI PdR 125, La Lumaca si pone l'obiettivo di svolgere al meglio la propria vision. Infatti, ci si propone non solo di essere un punto di riferimento in Italia per la diffusione della cultura della sostenibilità, ma anche una cooperativa innovativa che pone attenzione al welfare aziendale, alla qualità di vita di lavoratrici e lavoratori e all’intergenerazionalità della base sociale per contribuire con i propri servizi a rendere il nostro territorio un luogo migliore in cui vivere. La Parità di Genere è, tra l'altro, l'Obiettivo 5 dell'Agenda 2030 dell'ONU: motivo in più che spinto la cooperativa a ottenere questa certificazione in linea con i propri valori.

Grazie alla guida della certificazione UNI PdR 125, la cooperativa intende contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro - genere, età, disabilità, etnia, fede religiosa, orientamento sessuale - impegnandosi al contempo a valorizzare le diversità all’interno dell’organizzazione aziendale, con particolare riguardo alle pari opportunità tra uomo e donna.

Per attivare strategie e politiche sulla Parità di Genere, La Lumaca ha scelto i seguenti principi ispiratori:

Il percorso per la Parità di Genere è già entrato nel vivo con momenti di formazione specifici per tutti i dipendenti della cooperativa. In conformità con la normativa, è stata creata sul sito una pagina dove lavoratrici e lavoratori possono informarsi e fare segnalazioni relative alla Parità di Genere.

"Dopo il conseguimento delle certificazioni UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, l'adozione del Modello 231 e il conseguimento del Rating di legalità, siamo orgogliosi di aver ottenuto anche la certificazione UNI PdR 125 per la Parità di Genere. - afferma Guido Ricci, Presidente de La Lumaca - La nostra cooperativa sta crescendo: tra i nostri soci e dipendenti ci sono sempre più giovani e donne che hanno necessità diverse, in linea con la società che cambia. Abbiamo ritenuto, quindi, necessario dotarci di uno strumento che ci consenta di definire linee strategiche da perseguire per soddisfare le esigenze del personale e, in particolare delle donne, presenti nell’organizzazione per cercare di essere una realtà sempre più attrattiva e capace di soddisfare i propri dipendenti."


Scopri tutte le certificazioni de La Lumaca

La finanza sostenibile Vivivideo

Una panoramica su come gli investimenti possano influenzare positivamente ambiente e società. Guarda il video di Taxi1729

Vivigulp settembre 2024 Vivigulp

Vignetta Vivigulp settembre 2024

Banche e sostenibilità ambientale Fai la cosa giusta

Dalla rete facciamo il punto sul tema della Responsabilità Sociale d'Impresa nel settore bancario

ViviSlurp: la ricetta di settembre 2024 Vivislurp

Schiacciata all'uva: ricetta per 6 persone, preparazione 15 minuti, cottura 50/60 minuti

È tempo di vendemmia, tempo di schiacciata d'uva. La schiacciata con l’uva è un dolce povero realizzato con l’impasto del pane e arricchito con uva fresca. Tipicamente caratteristica del periodo della vendemmia toscana, per prepararla si usa l’uva canaiola, un tipo di uva con acini piccoli, molto succosi e pieni di semi, poco adatta alla vinificazione. Se non riuscite a trovarla potete usare l’uva fragola oppure altra uva nera. L’importante è non togliere i semi (vinaccioli), che sono la caratteristica fondamentale di questa focaccia.

INGREDIENTI PER 6 PERSONE (per una teglia di circa 20 x 30 cm)

Per la pasta:

Per la copertura e il ripieno:

L'ECO-RICETTA DI STAGIONE
In un bicchiere fate ammollare il lievito di birra con una parte dell’acqua insieme allo zucchero. In una ciotola mescolate la farina e il lievito poi aggiungete il resto dell’acqua poco per volta. Impastate per bene, poi quando comincerà a prendere forma, trasferite l’impasto su un tagliere e impastate ancora per qualche minuto, aggiungendo alla fine anche il sale. Formate una palla e lasciatela riposare, coperta da un canovaccio, in un luogo tiepido e senza sbalzi di temperatura per almeno 2 ore. Nel frattempo lavate e asciugate gli acini d’uva.

Trascorso questo tempo dividete l’impasto in 2 palle, una un po’ più grossa e una più piccola. Stendete la palla più grande in uno spessore di circa 1 cm e sistematela in una teglia ben oliata, lasciando un bordo abbastanza alto per contenere i chicchi interi. Disponete la metà dei chicchi su questo impasto (se volte potete tagliarne alcuni perché rilascino più succo). Cospargete l’uva con 4 cucchiai di zucchero e versate un filo di olio. Stendete adesso l’altra palla di impasto e disponetelo delicatamente sull’uva nella teglia, eliminando la pasta in eccesso e ripiegando i bordi dell’impasto sottostante in modo da sigillare bene gli acini all’interno dei due impasti. Decorate la focaccia anche sopra con i chicchi rimasti e spolverizzate con il restante zucchero. Aggiungete un filo d’olio e infornate la focaccia a 150°C per circa un’ora o comunque finché non sarà bella dorata.

L’arte del riciclo in cucina

I vinaccioli - ovvero i piccoli semini contenuti nell’uva - benché spesso ritenuti fastidiosi e quindi scartati dagli acini, sono in realtà delle preziose fonti di sostanze antiossidanti. Se inseriti in una fodera (meglio con la chiusura lampo), possono diventare l'imbottitura di uno speciale cuscino del benessere, da scaldare al forno o al microonde.

Consigli utili per diminuire l’impatto della tua stampa