Un osservatorio in alta quota molto speciale, in cui da oltre 40 anni si studiano atmosfera e previsioni del tempo. Intervista al tenente colonnello Antonio Vocino, direttore del CAMM Monte Cimone
L’atmosfera non ha segreti sulla vetta del Monte Cimone, a 2165m di quota, la più elevata montagna dell’Appennino Settentrionale, grazie alle rilevazioni del Centro Aeronautica Militare di Montagna di Monte Cimone-Sestola. Con un orizzonte libero a 360°, il Centro è un punto strategico per lo studio della variabilità della composizione dell’atmosfera dell´Europa Centro-Meridionale e del bacino del Mediterraneo.
Come ci spiega il tenente colonnello Antonio Vocino, direttore del CAMM Monte Cimone, dal 1979 si misura la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, uno dei principali gas responsabili dell'effetto serra. Si tratta della serie storica di campionamento più lunga in Europa, la seconda al mondo, con oltre 17.000 rilevazioni al giorno, una ogni 5 minuti. I dati rivelano come a causa dell'attività dell'uomo la percentuale di CO2 sia aumentata in atmosfera in soli 40 anni di oltre il 20 per cento. A queste rilevazioni si affiancano anche quelle su ozono stratosferico e metano, altro importante gas responsabile dell’effetto serra.
Il CAMM è inoltre pilastro essenziale nella rete di acquisizione dei dati fondamentali per la redazione delle previsioni del tempo. Grazie alla qualità dei dati prodotti e alla diversificazione delle misure svolte con continuità nel tempo, la stazione di Monte Cimone è l’unica in Italia ad essere stata riconosciuta come stazione “Globale” all’interno del programma GAW (Global Atmosphere Watch) dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.
In vetta è presente inoltre l’osservatorio Climatico Italiano “Ottavio Vittori”, gestito dall'Istituto di Scienze del Clima e dell'Atmosfera del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che da oltre vent’anni studia ed analizza le concentrazioni e gli andamenti di diversi composti atmosferici clima-alteranti ed inquinanti. Le attività di ricerca basate sui dati raccolti contribuiscono a meglio definire i cambiamenti della composizione dell’atmosfera e i processi che influenzano clima e qualità dell’aria e consentono inoltre di controllare le condizioni più o meno critiche che l'inquinamento può determinare in aree considerate fino a non molti anni fa incontaminate.
Entrambe le strutture si possono raggiungere nei mesi estivi percorrendo il suggestivo Sentiero dell’Atmosfera. Al loro interno sono previste attività di informazione ed educazione ambientale rivolte in particolare ai giovani visitatori, invitando a riflettere sulla modifica dei propri comportamenti e degli stili di vita per proteggere l’atmosfera, strato tanto fragile quanto prezioso per la vita sul pianeta.
Per approfondimenti:
http://www.meteoam.it/page/co2-approfondimento
17 gennaio 2019
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