Nel modenese il progetto regionale “La Scuola in Natura” per consentire a scuole e famiglie di sperimentare l’outdoor education
Se ne discute da anni poi è arrivata una pandemia globale per farla diventare una necessità. Parliamo della scuola all’aperto, oggi meglio nota con il termine outdoor education, che punta a rimettere al centro dell’esperienza educativa il rapporto con l’ambiente esterno. La Lumaca, attraverso la gestione del CEAS Terre d’Argine di Carpi, Novi di Modena e Soliera e il CEAS Pedecollinare a Formigine, mette in pratica il progetto della Regione Emilia-Romagna “La scuola in natura”, in collaborazione con l’Università di Bologna.
Webinar formativi per educatori, percorsi didattici a scuola, immersioni in natura per bambini e famiglie: questo il bouquet delle proposte per l'inverno 20/21. A Carpi, a seguito di un incontro online di presentazione del progetto per le scuole primarie, tenuto da Manuela Fabbrici di Fondazione Villa Ghigi, in collaborazione con la coordinatrice pedagogica dell'Unione Comuni Terre d'Argine Paola Sacchetti, alcune classi delle scuole primarie locali sperimenteranno percorsi educativi di immersione in natura, trascorrendo un giorno alla settimana negli spazi verdi scolastici o nei parchi cittadini. Il CEAS Terre d’Argine accompagnerà gli insegnanti nel percorso sostenendolo con suggerimenti concreti e proposte di attività, che verranno documentate.
A Formigine è in corso il progetto "Chiusi fuori – esperienze di outdoor education. Lo scorso 3 dicembre si è tenuto un webinar formativo realizzato con Irene Salvaterra della Fondazione Villa Ghigi e Margherita De Maio, coordinatrice pedagogica dell'Unione Comuni Distretto Ceramico. In queste settimane i bambini formiginesi da 3 a 6 anni possono partecipare alle avventure all’aperto proposte in tutti i parchi locali. L’attività sta riscuotendo un buon successo e probabilmente sarà ripetuta in primavera. Sempre a Formigine è in corso il coinvolgimento delle scuole primarie per percorsi sperimentali di outdoor education.
“La scuola in natura” è un progetto della Regione Emilia-Romagna che punta anche a produrre e raccogliere dati e documentazioni ai fini della ricerca educativa del Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna e del CTR Educazione alla sostenibilità.
Ma perché l’outdoor education come prassi educativa? I bambini di oggi hanno sempre meno accesso alla natura in modo quotidiano e spontaneo. Il lungo periodo di isolamento vissuto durante la primavera 2020 (che per alcuni si protrae anche ora) e le condizioni attuali della pandemia mettono la comunità educante e la società tutta davanti alla necessità di fare in modo che i più piccoli trascorrano maggior tempo all’aperto e gli insegnanti abbiano la consapevolezza che gli ambienti naturali sono dei veri e propri contesti di apprendimento. Recuperare la dimensione naturale, spontanea e selvatica dell’educazione contribuisce alla crescita di nuove generazioni più equilibrate, serene e curiose.
18 dicembre 2020
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