Gli effetti dei mutamenti climatici sulle migrazioni sono evidenti. Intervista a Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli)
Negli ultimi anni il ritmo delle migrazioni degli uccelli sta cambiando: i voli vengono anticipati e non seguono più i ritmi naturali. A preoccupare gli esperti, tra gli altri fattori, è la rapidità dei cambiamenti in atto. Alcune specie ritardano le loro partenze verso i paesi caldi, mentre altre non migrano più o hanno cambiato il periodo di nidificazione, come le rondini.
Come ci riferisce Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu, l’associazione che da oltre 50 anni preserva le specie volatili e il loro habitat, appare oramai evidente che i cambiamenti climatici siano una realtà che mina gli equilibri naturali. Essi incidono insieme ad altri fattori provocati dall’uomo come l’uso dei pesticidi in agricoltura, la perdita della biodiversità e la diminuzione degli uccelli insettivori, quali ad esempio le rondini, i passeri e le allodole.
Un altro fattore di rischio è la piaga del bracconaggio, che contribuisce alla diminuzione di alcune specie protette come la cicogna bianca o alcune specie di rapaci.
Molto è stato fatto in questi anni da parte della Lipu per la tutela e la conservazione di habitat naturali e di aree protette sul territorio nazionale, soprattutto a difesa della migrazione e degli ambienti dove vivono tanti uccelli. Grazie al contributo dei volontari Lipu, diverse specie un tempo a rischio, come il falco pellegrino e l’aquila reale, ora trovano habitat ospitali e condizioni favorevoli.
Nelle aree protette, ma anche nei parchi urbani, è in crescita l’attività del birdwatching e nei giardini delle scuole si propone la diffusione del birdgarden, con aree appositamente dedicate da adibire a rifugio per i piccoli uccelli locali, con mangiatoie piene di semi, per aiutarli a superare i rigori dell’inverno.
L’esperienza della Lipu insegna a tutti quanto sia importante, attraverso queste iniziative di protezione della specie, diffondere la cura per il nostro patrimonio naturale, perché la natura è patrimonio di tutti e tutti possiamo fare qualcosa per lei.
Ascolta l’intervista a Fulvio Mamone Capria, presidente della Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli
Per informazioni:
http://www.lipu.it/
03 marzo 2016
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