La Regione Emilia-Romagna investe sull’economia verde come pilastro delle politiche di governo: al via gli Stati Generali
Lo scorso 27 novembre a Bologna, per la prima volta organizzati in Italia a livello regionale, sono partiti gli “Stati Generali della Green Economy” in Emilia Romagna. È questo l’avvio di un importante confronto con la società regionale per trovare soluzioni e proposte per favorire una green economy fondata sul low carbon, l’economia circolare e l’eco-imprese, finalizzata alla valorizzazione economica del territorio.
Il percorso, coordinato da ERVET e da GreenER, l’Osservatorio Green Economy regionale, verrà sviluppato nei mesi successivi attraverso tre specifiche iniziative: la “Low carbon economy ed efficienza energetica” che affronta il tema della decarbonizzazione dell’economia e dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, l’“Eco imprese, competitività e attrattività” per un uso efficiente delle risorse (dematerializzazione), l’innovazione di prodotto in chiave green e il “Capitale naturale ed economia circolare” che tratta i rifiuti, la valorizzazione degli scarti, il dissesto idrogeologico e la sicurezza del territorio.
Gli “Stati Generali della Green Economy”, i cui materiali di comunicazione dell’evento di Bologna sono stati curati da la lumaca, aprono il confronto con la società dalla quale, entro il prossimo anno, prenderanno corpo proposte per un’integrazione e coordinamento degli interventi in materia di agricoltura, ambiente e attività produttive.
L’obiettivo è realizzare in Emilia-Romagna, entro il 2019, una ‘greening the industry’, ovvero un ridisegno del sistema produttivo in cui la sostenibilità ambientale sia connaturata alla sostenibilità sociale, allo sviluppo dell’attrattività degli insediamenti con il rilancio competitivo delle aziende e la messa in sicurezza del territorio ed alla valorizzazione delle risorse naturali.
Per informazioni:
Sito Ervet
03 dicembre 2015
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