La felicità è nella sostenibilità ambientale? Intervista a Maurizio Pallante, presidente nazionale del Movimento per la Decrescita Felice
Decrescere dai propri livelli di consumo si può e a beneficiarne sarebbe non solo il pianeta ma anche la qualità della nostra vita. Ne è convinto Maurizio Pallante, presidente nazionale del Movimento per la Decrescita Felice, che invita a diminuire lo spreco e a migliorare i rapporti umani, per edificare una società più sobria, empatica ed economicamente stabile.
Per decrescere occorre innanzitutto ridurre gli sprechi del sistema energetico, nel nostro Paese superiori al 70%: ciò vuol dire che oltre due terzi dell’energia prodotta si disperde, sotto forma di calore, nell’aria o nell’acqua, e non viene utilizzata. Questa la priorità da perseguire, prima ancora della sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili.
Tra gli obiettivi anche l’autoproduzione di beni e prodotti. In questo modo si contribuisce a migliorare l’ambiente, perché si riduce l’uso di fonti fossili diminuendo i trasporti, e si migliora la qualità della vita, perché si consuma qualcosa di fatto e curato da sé stessi.
Grazie ai principi della decrescita si contribuisce alla costruzione di un’economia e una società diverse da quella attuale, in cui gli esseri umani non siano più il mezzo e la crescita economica il fine, ma gli esseri umani tornino a essere il fine e l’economia il mezzo di cui si servono per soddisfare le loro esigenze materiali. Allora la crisi sarà stata il punto di svolta e l’inizio di un cammino verso una società più giusta e più umana.
Per informazioni:
http://decrescitafelice.it/
22 gennaio 2015
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