Un progetto didattico di vivaistica diffusa per coltivare nelle scuole piante resistenti al cambiamento climatico
Coltivare oggi i boschi per domani. È in corso “Semi di futuro”, il progetto ideato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (con la collaborazione della Riserva MAB Unesco dell’Appennino Tosco-emiliano) e finanziato dalla Fondazione Iris Ceramica Group. L’iniziativa, di cui La Lumaca ha curato la progettazione didattica e gli aspetti organizzativi, prevede la creazione di microvivai in 10 scuole primarie di 6 comuni del comprensorio ceramico tra Modena e Reggio Emilia: Castelnuovo Rangone, Fiorano Modenese, Formigine, Sassuolo, Castellarano e (dal 2026) Maranello. Il progetto è stato presentato lo scorso 4 marzo presso lo showroom Fiandre Architectural Bureau (Fab) di Castellarano. Vediamo i dettagli.
“Semi di futuro” mette al centro le bambine e i bambini delle scuole primarie che si prenderanno cura di 3.000 semi che, dopo due anni, diventeranno arbusti e che, dopo quattro anni, saranno piantumati nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. I semi utilizzati sono esemplari di Acero, Rovere, Castagno e Farnia, piante conosciute molto bene dal punto di vista genetico. In più i semi sono stati sottoposti a stress equivalenti a quelli dei cambiamenti climatici, in particolare della siccità, delle alte temperature e delle gelate tardive. Sono quindi semi selezionati per essere adattivi in modo da rinnovare le foreste rendendole più resistenti e in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti ambientali.
Tutte le classi coinvolte nel progetto parteciperanno a un ciclo di attività di educazione alla sostenibilità sul tema della biodiversità, con incontri in classe, laboratori, uscite nel territorio alla scoperta del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Il percorso didattico seguirà i tempi della coltivazione arborea e si estenderà per quattro anni, fino alla messa a dimora delle piante.
“Il progetto - ha dichiarato il presidente del Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano Fausto Giovanelli - collabora con le scuole per creare nei ragazzi una coscienza più che ambientale, ma proprio del valore della natura e dell'importanza degli alberi". L'azione di educazione è fondamentale perché i tempi degli alberi e dei boschi, delle soluzioni basate sulla natura ai problemi del clima, sono tempi che hanno bisogno di una o due generazioni. Quindi abbiamo bisogno di un capitale umano che cresca con la consapevolezza del valore del capitale naturale per vivere meglio. Le tematiche ambientali oggi dividono e fanno discutere. Come riserva Unesco noi cerchiamo invece di mettere in relazione la parte più dinamica dal punto di vista economico della comunità con le risorse naturali".
Per noi è un piacere sostenere questo progetto" - ha commentato il direttore esecutivo di Fondazione Iris Ceramica Group Stefano Luconi – del resto il fondatore della nostra azienda, già negli anni '70, parlava della questione ambientale e aveva fatto appendere in fabbrica cartelli con scritto 'economia=ecologia', perché riteneva che proprio le imprese più energivore come quelle ceramiche dovessero prestare più attenzione alla responsabilità sociale".
“Ci occupiamo di educazione alla sostenibilità dal 1979 - ha dichiarato il presidente di La Lumaca Guido Ricci - e in questi anni abbiamo curato centinaia di progetti educativi. Tuttavia, “Semi di futuro” ci rende particolarmente orgogliosi per come riesce a offrire soluzioni concrete alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, unendo le energie di pubbliche amministrazioni, aziende e scuole. Questa modalità, a nostro avviso, diventerà presto la nuova frontiera dell’educazione alla sostenibilità”.
Per maggiori informazioni:
Marcella Benassi
m.benassi@lalumaca.org
tel. 334 7800289
20 marzo 2025
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