Ecco la sfida per un futuro sostenibile. Intervista a Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf
Il prezzo del benessere? L’alterazione dei sistemi naturali, tra inquinamento, cambiamenti climatici e distruzione della biodiversità; e di quelli sociali, con livelli di diseguaglianza che non hanno uguali nella storia dell'umanità.
Come spiega Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf, è arrivato il momento di rivedere i modi in cui pensiamo all’economia, integrando in un unico ragionamento dimensione sociale, economica e ambientale, rinnovando il sistema finanziario per arrivare a un’economia che sia al servizio delle persone, oltre che rigenerativa per gli ecosistemi.
Per darci un futuro sostenibile occorre passare dall’economia lineare ad una economia circolare, in cui vengono individuate priorità sociali, quali la disponibilità del cibo, dell’acqua, dell’assistenza sanitaria, del reddito, dell’istruzione, di energia, di lavoro, del diritto di espressione, della parità di genere, dell’equità sociale e della resilienza agli shock che vengono incrociate con i confini planetari da non superare. Si viene così a formare una fascia circolare a forma di ciambella che può essere definita sicura per l’ambiente e socialmente giusta per l’umanità, delineando una nuova prospettiva di sviluppo sostenibile.
L’economia della ciambella indica sette passaggi chiave per liberarci dalla dipendenza dalla crescita, riprogettare il denaro, la finanza e il mondo degli affari e per metterli al servizio delle persone. In questo modo, si può arrivare a rigenerare i sistemi naturali e di redistribuire le risorse, consentendo a tutti di vivere una vita dignitosa in uno spazio sicuro ed equo.
La grande sfida per raggiungere la sostenibilità del nostro sviluppo nell'immediato futuro è quella di imparare a vivere, in una prosperità equa e condivisa con tutti gli altri esseri umani e in armonia con la natura, entro i limiti fisici e biologici dell’unico pianeta che siamo in grado di abitare: la Terra.
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21 giugno 2018
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