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Intervista a Gianni Silvestrini sulle rinnovabili

Che cos'è l'energia rinnovabile oggi? Quali sono i principali ostacoli al suo sviluppo? Ascolta il podcast

Le energie rinnovabili sono in costante e decisa espansione, anche nei Paesi più inquinanti del mondo, mentre l’Italia è ancora ferma al 38%. Non è poco, ma bisogna accelerare e di molto, come già hanno fatto altri Paesi nel mondo, se vogliamo arrivare al 72% entro il 2030. Come spiega Gianni Silvetrini, ricercatore e direttore scientifico del Kyoto Club e autore del volume "Che cos'è l'energia rinnovabile oggi (Edizioni Ambiente), le energie rinnovabili possono dare un contributo determinante alla decarbonizzazione dell'economia e alla crescita dell'occupazione. Inoltro, gioco un ruolo strategico nel nuovo scacchiere internazionale, messo gravemente in crisi dalla guerra in Ucraina che. nel lungo periodo avrà impatti più importanti della crisi del Golfo.

Tutto questo avviene mentre in Italia si parla solo di come sostituire gas con altro gas, per ridurre la dipendenza dal gas russo. Così facendo viene posto in secondo piano il ruolo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, che invece sono al centro della transizione energetica.

Piuttosto che inserire nucleare e gas nella lista delle attività green, come propone la Commissione europea, occorre investire sui nuovi sistemi di stoccaggio delle rinnovabili, che possono garantire energia per diversi giorni. In tal modo il nostro paese potrebbe sostituire in modo permanente, da qui al 2025, fino all’80 per cento del fabbisogno di gas russo attraverso le energie rinnovabili, il biometano e le misure di efficienza energetica.

Tra le fonti rinnovabili che possono essere maggiormente considerate driver per supportare l’Italia nel processo di transizione ecologica, il solare e l’eolico sono le soluzioni con il maggior potenziale di riduzione dei gas climalteranti mondiali al 2030, come ci ricorda anche l’ultimo rapporto dell’IPCC, l’organizzazione scientifica che supporta le Nazioni Unite sul clima. In particolare, per quanto riguarda il fotovoltaico, contribuisce il crollo del 90% del prezzo rispetto al 2010. E anche per l’eolico si è riscontrato un deciso calo dei prezzi. Ormai i grandi impianti solari non hanno bisogno di incentivi per essere costruiti.

Il prossimo anno si dovrebbe assistere ad un deciso risveglio e dal 2024 ad un vero e proprio boom delle rinnovabili. Ed è interessante notare che proposte ambiziose sul contributo delle rinnovabili non vengono solo dagli ambientalisti, ma anche dall’industria. Secondo Elettricità Futura, il gruppo di aziende elettriche associate a Confindustria, si potrebbero installare nel nostro paese 60 GW in tre anni, per l’80% con impianti fotovoltaici. Si tratta di investimenti per 85 miliardi di euro, con una ricaduta positiva sull’occupazione con la creazione di oltre 80 mila posti di lavoro.

Per maggiori informazioni:

Kyoto Club

18 luglio 2022

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