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Intervista a Ottavia Belli su sfuso e zero waste

Lo sfuso salverà il mondo? Scelte consapevoli e stile di vita zero waste possono fare la differenza. Ascolta il podcast

Lo sfuso è una scelta concreta per ridurre rifiuti e imballaggi, con un grande potenziale in Italia: l’84% delle persone comprerebbe prodotti sfusi se sapesse dove trovarli. Un ritorno al “vecchio” modo di fare la spesa che potrebbe avere un impatto significativo sul futuro dei nostri consumi.

Ne abbiamo parliamo con Ottavia Belli, divulgatrice ambientale e fondatrice di Sfusitalia.

La nascita di Sfusitalia

Dopo un viaggio di oltre tre anni tra l’Australia e la Nuova Zelanda, Ottavia Belli ha avuto l’opportunità di imbattersi nella permacultura, un sistema di progettazione per la creazione di insediamenti umani sostenibili basati sull’emulazione della natura. E’ così nata la start-up Sfusitalia, una mappa interattiva che geolocalizza gli oltre 800 negozi di prodotti sfusi e senza imballaggio presenti in Italia. "Inizialmente, trovare negozi di sfuso a Roma, la città dove abitavo, era un'impresa, mancava una mappatura," racconta Ottavia Belli, divulgatrice ambientale e fondatrice della piattaforma. "Così ho deciso di crearla io, .e poi, vedendo l'interesse di amici e conoscenti, l’ho progressivamente estesa a tutta l'Italia" Quello che era un progetto volontario, dopo gli studi in Politiche Ambientali, è diventato una vera e propria società con una missione chiara: ispirare, educare e coinvolgere i cittadini verso scelte di consumo più consapevoli e responsabili, per il bene del pianeta e della persona.

Come funziona la piattaforma

Attraverso questa piattaforma è possibile individuare con rapidità i negozi sfusi e zero waste più vicini a noi.

Sfusitalia vuole ampliare, potenziare e digitalizzare il mercato italiano degli sfusi e zero waste italiano, sensibilizzando i cittadini ad avere stili di vita dal ridotto impatto ambientale.

Il ritorno al "vecchio" modo di fare la spesa, quello senza imballaggi industriali, è un desiderio latente in molti italiani. Un sondaggio condotto da Sfusitalia con EconomiaCircolare.com su 10.000 intervistati ha rivelato che ben l'84% comprerebbe sfuso se sapesse dove trovarlo. Un dato che sottolinea il vasto potenziale di crescita per questo mercato.

Impatto ambientale e politiche

Nonostante la "plastic tax" europea, che costa all'Italia oltre 800 milioni di euro annui per le tonnellate di imballaggi non riciclati, il consumo di packaging continua a essere un problema.

"Se solo investissimo il 5-10% di questa somma per promuovere lo sfuso, otterremmo risultati significativi in un’ottica di 'zero waste'" afferma Ottavia Belli. La relazione tra consumo e rifiuti è diretta e preoccupante: l'aumento dei beni prodotti e consumati si traduce in un aumento del tasso di rifiuti urbani pro-capite, che in Italia si attesta a una media di 502 kg all'anno, principalmente a causa degli imballaggi.

Il futuro di Sfusitalia e dell'intero settore dello sfuso in Italia è fortemente legato alle decisioni politiche. "Mi domando perché Francia e Spagna abbiano già introdotto l'obbligo per i supermercati oltre i 400 mq di avere almeno il 25% di prodotti sfusi, mentre in Italia questa legge ancora non c'è. Per avere un impatto rapido e significativo, è cruciale il coinvolgimento della Grande Distribuzione Organizzata”.

Per maggiori informazioni

www.sfusitalia.it

02 settembre 2025

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